RECENSIONE "La vendetta del serpente" di Adele Vieri Castellano

Titolo: La vendetta del serpente
Autore: Adele Vieri Castellano
Editore: Amazon Publishing
Prezzo ebook: 3.99 €
Prezzo cartaceo: 9.99 €
Genere: romance storico
Data pubblicazione: 9 Luglio 2019
Pagine: 411

Lei è la sua stessa vita, il suo respiro, il suo amore. E ora è in pericolo.

Roma, 46 d.C. Il senatore Marco Quinto Valerio Rufo questa volta non è chiamato a combattere guerre né ad affrontare feroci barbari ai confini dell’Impero. La vendetta ha bussato alla sua porta e pretende un tributo di sangue, quello di una creatura indifesa che ama più di sé stesso e che un vile nemico gli ha sottratto senza pietà. Lui, che non teme nulla e nessuno, dovrà affrontare il Male in una partita a due che avrà un solo vincitore. Eppure, anche in quei giorni oscuri e terribili, l’amore riuscirà a sconfiggere l’odio e un suo germoglio nascerà nel cuore dell’arciere siriano suo fedele amico, Arash Tahmurat…
Edizione rivista: in precedenza pubblicata sotto il titolo di Roma 46 D.c. Vendetta, l’attuale edizione di La vendetta del serpente include revisioni editoriali.

Adele Vieri Castellano è nata a metà degli anni Sessanta e, dopo un lungo periodo in Francia, è tornata a Milano, dove ora vive con tre gatti e un computer portatile. È sempre molto impegnata tra editing, traduzioni e romanzi, ma riesce a trovare il tempo per le amiche, perché senza di loro il suo sogno non si sarebbe mai realizzato. Per Leggereditore ha pubblicato Roma 40 d.C. Destino d’amore, Roma 39 d.C. Marco Quinto Rufo, Roma 42 d.C. Cuore Nemico, Il gioco dell’inganno e Il canto del deserto. Sono seguiti La tormenta, La legge del lupo e altre storie e La musica del cuore (AVC Historiae), Implacabile, Irriducibile e NutriMenti (Emma Books) e Il leone di Roma (Amazon Publishing).

Cari lettori, torno a parlarvi di un romance storico scritto da Adele Vieri Castellano e pubblicato da Amazon Publishing. Si tratta de La vendetta del serpente” che molti di voi avranno già conosciuto con il titolo di “Roma 46 D.C, Vendetta”.
Se avete già avuto modo leggere la serie Roma Caput Mundi, di cui questo libro fa parte, avrete già conosciuto il protagonista Marco Quinto Rufo. Un guerriero, un uomo come non ne esistono più. Forte, coraggioso, spietato quando serve ma con una capacità di amare che va al di là di ogni immaginazione. Se non sapete chi è Rufo, vi consiglio caldamente di leggere la serie.

“Dovette inspirare una boccata d’aria e stringere i pugni, conficcandosi le unghie nel palmo; non gli importava di ferirsi, sperava solo di soffocare quel rovente furore per trasformarlo in un giudizio freddo e implacabile, di condanna, per chiunque avesse compiuto quell’atto funesto. Se avesse avuto il colpevole davanti, non avrebbe avuto il minimo scrupolo. Non c’era pietà nel suo cuore, lo sciagurato doveva morire e lo avrebbe ammazzato come un serpente, uno scorpione o qualunque altra creatura spregevole e pericolosa.”

Ritroviamo tutti i personaggi incontrati nei libri precedenti ma la storia è differente, non siamo in guerra, non c’è un nemico da fronteggiare sul campo di battaglia. Questa volta il nemico striscia come un serpente, è subdolo e ha architettato una vendetta crudele per colpire Rufo dritto al cuore.
La situazione sembra irreparabile, il rapporto tra lui e la sua amata Livia è messo a dura prova, ma il loro amore è troppo grande, troppo profondo per farsi abbattere. Insieme cercheranno di smascherare il viscido serpente e mettere in salvo quello che amano di più.

“«Sto piangendo per noi.» L’espressione terrificante di Marco si addolcì, fino a farle salire il cuore in gola e trattenere il fiato. Pensò che l’avrebbe baciata e, in un primo momento, cercò di sottrarsi tanta era l’emozione, l’agitazione, la rabbia. Non lo voleva quel bacio, non voleva essere toccata ma conservare l’ira, la determinazione, la spavalderia che l’avevano spinta a sfidarlo, a gettargli in faccia l’amore, la fiducia, la comprensione che c’erano.”

“«Ho sentito la tua forza di madre e il tuo coraggio e li rispetto, Livia» sussurrò con voce tesa e tenera. «Tu sei il mio errore, quello che non avrei mai dovuto commettere. Tu sei la mia debolezza e la mia forza.»”

Tra le righe della vicenda principale si sviluppa una tenera storia d’amore tra Arash, un siriano delle truppe di Rufo, e Mirta, una ragazza pura e innocente.

“Arash Tahmurat non era un gatto: era simile a un’aquila ed era giusto militasse sotto le insegne di Roma.”

La loro storia mi è molto piaciuta, loro due sono opposti ma molto simili nel campo amoroso. Arash non ha mai provato una simile sensazione di trasporto verso una donna e Mirta non ha provato tale attrazione per nessun uomo.

“Quando i loro occhi si trovarono, un brivido le salì lungo la schiena, mentre terrore e paura le si annidavano nel cuore. Niente avrebbe potuto sfuggire alla sua attenzione, mai, eppure c’era qualcosa di affascinante in quegli occhi. Un’acuta intelligenza e, allo stesso tempo, uno sguardo cauto che teneva le emozioni ben nascoste.”

La narrazione in terza persona ci permette di seguire i personaggi e le loro storie, di capire quello che pensano.
L’autrice è sempre molto scrupolosa nelle descrizioni degli usi e costumi dell’antica Roma, ci restituisce un quadro coerente con il periodo storico e crea atmosfere intrise di emozioni che non possono fare a meno di coinvolgerci.
Avevo già letto questa storia nella precedente edizione, ma è stato un piacere rileggerla nella nuova veste arricchita di aneddoti e descrizioni. Ho notato più collegamenti con altri personaggi e con vicende degli altri volumi che concorrono a creare una linearità che non mi dispiace affatto.
Ciò che mi trattiene dal dare 5 stelle è il paragone con gli altri libri della serie. Nonostante mi sia piaciuto molto, non ho sentito lo stesso trasporto che ha caratterizzato la lettura degli altri.
Tuttavia è un libro che consiglio a tutti, anche a chi l’ha già letto perché troverà molto interessante riscoprirlo.


Buona lettura.

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