RECENSIONE IN ANTEPRIMA "La luna nell'oceano" di Benedetta Cipriano

Titolo: La luna nell’oceano
Autrice: Benedetta Cipriano 
Genere: Contemporary Romance
Data pubblicazione: 10 Dicembre 2018
Prezzo ebook: 2.99 €
Genere: Contemporary romance





Il mio nome è Lua e significa luna.
I miei occhi però non sono luminosi quanto quello spicchio perfetto che ogni notte tinge d’oro l’oscurità. Il mio sguardo è ormai spento e la mia mente è come la seconda parte di un romanzo mai concluso.
La mia vita è stata soffiata via, come le foglie con il vento gelido invernale.
Sono distrutta, come un puzzle di cui si sono persi i pezzi. Sono un frammento di un vetro rotto, sono divenuta la malinconia di un tramonto rosso e stanco.
Sono spezzata, eppure combatto, eppure resto in piedi. Eppure ce la faccio.
Ho perso il mio cuore nell’oceano e ho lasciato che i miei ricordi si confondessero tra le sfumature di una conchiglia.
Sono dolore che si mescola alla schiuma delle onde.
Sono il rimpianto che si riempie di salsedine e il ricordo di un’estate volata via troppo in fretta.
Sono pioggia, sono fango, sono un vuoto destinato a non riempirsi mai.
Lui si chiama Maverick e ha gli occhi più blu degli abissi, ma io non posso specchiarmici, perché quegli occhi sono azzurri, sono profondi, sono come il ghiaccio che attanaglia il mio cuore ogni volta che osservo l’oceano.
Lui è la bellezza, la ribellione, la sensualità, la passione, ma è anche ciò da cui devo stare lontana.


Il mio nome è Maverick e sono un ribelle. Ribelle come le onde che cavalco ogni giorno e libero quanto la mia tavola da surf.
Vivo su una spiaggia in prossimità dell’oceano e lascio che sia il vento dolce californiano a portare via con sé tutti i brutti ricordi.
Sono cresciuto senza una meta e ho lasciato che le onde fossero casa mia.
Sulla mia tavola da surf è inciso il mio nome e l’inchiostro da cui è macchiata la mia pelle mi ricorda ciò che ero, lasciando che io scelga di essere ogni giorno ciò che sono.
Lei si chiama Lua ed è bellissima. I suoi occhi sono un campo minato e il suo cuore una bomba pronta a esplodere.
Non mi guarda, ma io la osservo.
Non mi tocca, ma io lo faccio.
Mi sfugge, ma io la prenderò, perché quel cuore celato dietro una barriera di cristallo sente ancora il bisogno di tornare a battere.
Sono Maverick, sono un combattente e lei è la mia piccola luna da conquistare.
E io lo so, sarà mia.

Sono una lettrice compulsiva. Il mio mondo è fatto di carta e inchiostro, credo nelle favole e spero sempre nel lieto fine. La scrittura mi permette di volare con la fantasia, mi bastano una penna e un foglio per ritrovarmi in un posto lontanissimo, magari con uno zaino in spalla, riscaldata dal sole caldo della California, pronta ad affrontare un’avventura on the road. Sono una sognatrice, ma dato che detesto che il sogno abbia fine, quando apro gli occhi scrivo, immagino, creo un mondo perfetto del quale potermi innamorare abbandonando per qualche attimo la realtà.

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Bentrovate Chiacchierine. Oggi vi parlerò di un romanzo profondo, per certi versi drammatico e intenso, molto intenso. Sto parlando di La luna nell’oceano di Benedetta Cipriano.
È il primo romanzo che leggo di questa autrice, ma penso proprio che rimedierò al più presto e mi metterò in pari con le sue pubblicazioni perché mi piace molto come scrive. 
Intenso. 
Ti fa provare emozioni intense e ora vi spiego perché.
Lua è una donna a cui è stata strappata la vita dall’oceano. Un oceano bastardo che si è portato via il suo bambino, Diego, troppo piccolo per morire, con troppi sogni da realizzare per poter abbandonare così presto questo mondo. Distrutta, Lua è scappata da Santa Cruz per rifugiarsi in Minnesota, lontana dall’oceano, lontana dal suo nemico. Lontana dal dolore.
Ma la morte di Diego non ha spezzato solamente la vita di Lua, ha spezzato anche quella di Maverick, un surfista con i tatuaggi che raccontano la sua storia, l’eroe di Diego. Il padre che non ha mai avuto. 

«Ti puoi spostare?». Una voce giovane mette fine ai miei pensieri. Alzo lo sguardo e lo porto alla sua altezza. Un bambino con gli occhi più scuri del caffè mi guarda sorridendo. 
Un sorriso in una giornata di dolore. 
«Perché?», mi ritrovo a rispondere, più scontroso di quanto non voglia. 
Il bambino mi guarda e, intimorito, fa un passo indietro. «Perché proprio vicino alla tua gamba c’è una conchiglia», dice, alzando la voce.

Il piccolo è piombato nella vita di Maverick come un’onda, ha rischiarato le sue giornate buie con i suoi sorrisi, le sue parole da bambino, i suoi sogni. Per Maverick non era un semplice ragazzino che sognava di diventare un campione del surf. Per lui, Diego, era come un figlio. Lo trattava come un figlio e lo proteggeva come se fosse stato davvero suo figlio. 

«[…] Lo sai come ti guardava, Maverick?». 
Scuoto la testa. 
«Ti guardava nello stesso modo in cui si guarda un eroe. Quando ti vedeva uscire dall’acqua, aveva proprio quel tipo di aria sognante. Quello sguardo con il quale si osserva un idolo. Una volta mi ha detto: “Da grande voglio essere come Maverick. Voglio cavalcare le onde!”».

Diego parlava della sua mamma a Maverick, gli diceva che un giorno gliel’avrebbe fatta conoscere, che gli sarebbe piaciuta e che voleva tanto uscisse con lei. E ci è riuscito.
Maverick e Lua si sono incontrati. 
Lua, dopo la partenza dei suoi genitori, è dovuta rientrare a Santa Cruz per aiutare nonna Rida con la gestione del ristorante di famiglia. Ed è proprio in quello stesso ristorante che Maverick piomba nella sua vita. 

Non so cosa sia successo. So solo che mi sono persa in un oceano e, per la prima volta, non ho avuto paura.

Tra i due scatta subito la scintilla. Si attraggono come due calamite e Lua si sente bene con Maverick, protetta, rinata. Lui è la sua cura e nemmeno se ne rende conto. Anzi, ne ha paura.
La loro storia è travolgente. È come l’oceano: inaspettato e impetuoso.

Porta via il dolore. 
Strappalo dal petto, fallo in mille pezzi e poi ricuci la mia anima con le tue parole. 
Rimargina le ferite con i baci e cullami sotto le stelle. 
Cullami mentre il mondo è spento e dolcemente accendi le luci della mia anima, sottovoce.

Ho adorato Maverick fin dal primo momento. Un personaggio profondo, con crepe nel cuore sanate dall’amore per un bambino. Ha sofferto molto nella sua vita, orfano fin dalla nascita, costretto a vivere in un orfanotrofio e sentirsi non amato fino ai diciotto anni. Ha fatto scelte sbagliate, ma Joe, un ex poliziotto, l’ha salvato dalla strada e l’ha accudito come se fosse suo figlio. Lui era suo padre e la sua morte l’ha devastato, ma Diego è riuscito a farlo sorridere di nuovo.
Lua è reale, il suo dolore è reale, vivo e ho potuto percepirlo in ogni suo pensiero, parola, gesto. 

Una madre non può superare la morte di un figlio. 
Una madre non può svegliarsi una mattina e sorridere. 
Una madre può solo arrendersi, accettare la vita, quella vita che avrebbe dato in pasto all’oceano pur di salvare il suo bambino. Quella vita che non è più tale, che è ormai divenuta semplice spirito di sopravvivenza.

Tutto il romanzo è reale e questo l’ho apprezzato davvero moltissimo, come ho apprezzato i personaggi secondari, soprattutto nonna Rida. La saggezza delle nonne è infinita, e lei è stata il faro nel buio di Lua, con la sua coperta magica le ha fatto capire che non era sola e che avrebbe potuto affrontare il dolore. L’oceano.
Lo stile di Benedetta mi piace molto. È fluido e, nonostante i personaggi siano molto introspettivi non annoia per nulla. Anzi, te li fa conoscere meglio, percepire come veri ed è davvero bellissimo.
Mi sono commossa spesso e volentieri, soprattutto con il finale. Le lacrime credo che non ve le toglierà nessuno, ma questo significa che ciò che provano i personaggi arriva dritto al cuore, è nitido, chiaro e così forte da provarlo noi stessi. Per me è stato così.
La luna nell’oceano è un romanzo intenso, ve l’ho già detto e continuerò a dirvelo. È un romanzo di sofferenza e rinascita. Un romanzo in cui l’oceano è dolore e passione. È un romanzo che vi terrà incollati alle pagine. 
Per me è stato così e ancora ho i brividi per ciò che ha passato Lua, ma anche per il modo in cui ha affrontato il suo dolore: testa alta e con una forza inaudita.
Perciò, chiunque voglia leggere un romanzo vero, profondo, con passione e un amore sconfinato, La luna nell’oceano è fatto proprio al caso vostro. 

A volte devi lasciare che il dolore entri dentro di te, senza creare una barriera tra te e il mondo. Devi affondare in quel senso di angoscia: lo devi sentire appropriarsi del tuo essere, della tua anima, ma poi devi mostrarti coraggioso e combattere, dimostrando che quell’anima è più forte di tutto, che il tuo cuore può vincere. Perché il suo battito è inarrestabile, perché quel cuore non ha smesso di battere per te neanche quando tu ti arrendevi alla vita.

Buona lettura!



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