COVER REVEAL - "I colori dell'Aurora" di Mya McKenzie


Titolo: I colori dell’Aurora
Autore: Mya McKenzie
Genere: Contemporary romance / New Adult
Serie: Volume unico autoconclusivo
Pagine: 215
Formati: ebook / cartaceo
Prezzo: 2,99€  (in offerta a 0,99€ per i primi giorni) / da definire
Pubblicazione: Self publishing
Data di pubblicazione: 16 gennaio 2019

Tutto ciò che volevo era un'occasione di riscatto, ma il mio sogno si è infranto tra rocce e mare.
Ora sono bloccato qui. Incastrato tra passato e futuro, in sospeso tra ragione e desiderio.
Intrappolato tra il ricordo di coloro che ho amato e il sorriso di chi mi ha rubato il cuore.
So che dovrei andare, qui non c'è futuro per me, eppure quando stiamo insieme i frammenti della mia vita sembrano ricomporsi.
Ogni volta che la guardo vedo calore, luce, voglia di vivere.
Ogni volta che la sfioro sembra che tutto possa azzerarsi.
Ogni volta che la respiro ho la sensazione che sia proprio questo il posto a cui ero destinato.
Ed è un vero peccato, perché io sono un gran casino e lei invece… beh, lei è semplicemente Aurora.



Mya è nata nelle campagne del Polesine nella primavera del 1977, ma si è trasferita con il marito e i due figli in una piccola cittadina ai piedi dei Colli Euganei.
Lettrice appassionata di gialli e thriller fin dalla giovane età, ha collezionato bibliografie quasi complete dei suoi autori preferiti, come S. King, W. Smith, L. Child e D. Koontz.
Nonostante prediliga perdersi tra le pagine di un avvincente giallo, Mya preferisce scrivere in rosa. Il suo primo romance è stato iniziato ai tempi dell'università, ma è riuscita a terminarlo molto tempo dopo. Da quel giorno, conquistata da una viscerale passione per la scrittura, non ha più smesso di creare nuove storie. 
I suoi romanzi sono quasi esclusivamente ambientati negli Stati Uniti e il titolo in lingua inglese è una peculiarità che li accomuna tutti. Fa eccezione proprio questo romanzo che è stato ambientato esclusivamente in Italia.



La mente si ostina a ripropormi immagini di un ragazzo piegato dalla sofferenza che per la prima volta da molto tempo si sta di nuovo aprendo alla vita.
Trattengo a stento un conato e mi volto verso il bancone. Ho lasciato Ismael senza dire una parola, l’ho scaricato come un oggetto, non mi sono preoccupata di fargli sapere che quel bacio avrei voluto darglielo davvero. Mi sento male al pensiero di quello che sta vivendo a causa mia. Per lui sono una continua fonte di problemi, una specie di girandola impazzita che a volte lo rincorre, a volte lo allontana. Immagino la confusione che sta provando, equamente diviso tra ragione e sentimento.
Vorrei fare qualcosa per lui, ma ormai è troppo tardi.
Sento le lacrime affiorarmi agli occhi e il nulla attanagliarmi l’anima. È chiaro che la mia non è più una semplice attrazione. Sono molto più coinvolta di quanto vorrei ammettere ed è inutile che tenti di sopprimere le emozioni. Devo soltanto decidere se sia meglio aspettare immobile che il momento passi o permettere ai sentimenti di attecchire nel mio cuore.


«Hai freddo?» chiedo, guardandola negli occhi.
«Un pochino…»
«Non sei mai stata brava a mentire» la rimprovero, stringendo le mani tra le mie. «Perché non mi chiedi ciò che vuoi sapere?»
«Perché quando l’avrò fatto non ci sarà più nient’altro da aggiungere e non mi va di tornarmene a casa con la consapevolezza di essere più sola di stamattina, quando eri lontano eppure sempre accanto a me.»
«Mi dispiace.»
«Non sai dire nient’altro?»
«Ti amo.»
«Ma questo non basta, giusto?»
«L’ultimo incontro è stato un disastro» confermo. «Abbiamo scoperto di essere su posizioni così opposte che era impossibile trovare un punto d’incontro.»
«Ismael, smettila per favore…» supplica con le lacrime agli occhi.
«È così, ne siamo consapevoli entrambi.»
«No…»
La voce strozzata dall’emozione le impedisce di continuare la protesta.
«Io e te siamo diversi, Aurora, come il giorno e la notte. Tu sei bella e candida come un angelo, io sono irrimediabilmente macchiato. Tu sei solare e allegra come una giornata primaverile, io burbero e freddo quanto il vento d’autunno. Tu sei fresca e piena di colori intensi come l’aurora, io vuoto e oscuro come la notte più lunga.
Io e te siamo agli antipodi e lo saremo sempre.»

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