RECENSIONE "Van Helsing - Blood Never Lies" di Natascia Luchetti

Titolo: Van Helsing - Blood Never Lies
Autore: Natascia Luchetti
Editore: Delrai Edizioni
Genere: Fantasy
Formato: ebook e cartaceo
Prezzo: 3,99 14,02
Data Pubblicazione: 1 Ottobre 2018


Questo non è un diario, né un racconto di atti eroici, di vittorie contro il Male. Questa è una confessione che il mondo non dovrà mai conoscere. Nessun uomo è nato cacciatore, nemmeno io, che sono ormai una leggenda. Ho preso la decisione di affidare i miei ricordi a questi fogli di carta. I capelli si sono ingrigiti e la pelle principia a raggrinzirsi. Le membra si sono fatte deboli e il respiro stanco. Inutile mentire: la nera signora si è alla fine appressata alla mia porta. Non sono poi tanto vecchio, ma stremato e rassegnato. Il mio cuore non è che una congerie di ferite profonde mai sanate, in attesa della Morte.

La vera storia dell’uomo che ha trasformato la sua vita in leggenda, la cui stessa esistenza era un’arma contro le Bestie: Abraham Van Helsing . L’essere umano deve conoscere il mondo per poterlo capire appieno ed è ciò che pensa il giovane Van Helsing nell’approcciarsi all’università e al suo futuro da medico, ma l’oscurità lo attende e non gli lascia tregua, incamminandolo per la via a lui destinata. È nelle ombre più fitte che l’incubo ha inizio, una verità inspiegabile da Abraham considerata inconcepibile: esiste il Male, esiste il Bene. Ogni tipo di creatura sovrannaturale vive tra gli uomini, con loro, e questi non ne hanno coscienza. Continuano le loro vite, schiavi della superstizione e dell’ignoranza. È impossibile concepire un futuro senza l’abisso delle tenebre e la lotta per la sopravvivenza ha inizio, perché chi uccide il male, assorbe il male. A condurre il braccio del cacciatore una sola verità, che domina persino il suo cuore: il sangue non mente mai.

Dalla penna gotica di Natascia Luchetti, una nuova sfida per riportare in vita una personalità dalle tinte complesse e dal forte senso di giustizia. Dopo Dracula, Love Never Dies, e Il battesimo di sangue, omaggio al più grande essere sovrannaturale mai esistito, Van Helsing, Blood Never Lies, ci introduce alla verità della Luce.

Benvenuti lettori sul blog, oggi vi parleremo del Cacciatore di Vampiri più famoso della letteratura Fantasy, Abraham Van Helsing, nel romanzo targato Delrai Edizioni, "Van Helsing - Blood Never Lies" di Natascia Luchetti.

Abraham è un aspirante medico, sani princìpi e valori ben saldi, incontra il suo mentore e guida il Professor Carvill durante le sue lezioni universitarie, e qui che incomincia a conoscere l'oscurità e il male.
Il professore addentra Abramh in un mondo a lui del tutto sconosciuto pieno di misteri e di ombre da cui, purtroppo, mai più ne uscirà.
Tra il Male, il dolore, il sangue, Van Helsing diventa lo spietato cacciatore che noi tutti conosciamo.

Con Dracula, abbiamo conosciuto un Van Helsing ormai, lasciatemi passare il termine forse non proprio appropriato, di cacciatore "navigato", con il suo bagaglio di esperienze, con dolore, ombre, tenebre alle spalle, una corazza per potersi difendere, un uomo che ormai conosce il suo nemico .
In Van Helsing no, Abraham è giovane, inesperto, all'oscuro di ciò che si nasconde dietro la sua vita tranquilla e agiata.
Non crede a ciò che pian piano il suo mentore cerca di mostrargli e fa fatica ad accoglierlo e accettarlo nella sua mente, quando tutto è più palese.
Il punto saliente di questo romanzo è proprio questa "trasformazione" che vede un Van Helsing timoroso, impacciato, divenire un uomo tenebroso, che ha visto bene e troppo ciò che si cela dietro l'apparenza di una vita normale.

Mentre la platea di mostri umani rideva, io rimanevo a fissare il dolore inconsapevole di quegli uomini e quelle donne senza nome, trasformati in giullari dalla malattia. Avrei voluto gridare la mia disapprovazione, ma mi limitai a stringere i pugni e versare una lacrima. Ero sconvolto della cattiveria degli uomini, ancora peggiore di quella delle creature degli incubi, dei vampiri e delle streghe che avevo combattuto al fianco del mio Maestro.

La sinossi parla proprio di "coscienza", Abraham non aveva coscienza di ciò che si poteva nascondere tra le persone, mai avrebbe immaginato che tra essi si potesse nascondere l'oscuro male, mai avrebbe potuto immaginare che un giorno proprio lui ne sarebbe stato avvolto e lo avrebbe combattuto.
Non si sente più un essere umano, la sua trasformazione lo porta a credere di essere un essere sovrannaturale proprio come quelli che lui combatte.

Avevo un altro motivo per stringere i denti e andare avanti nel mare di cambiamenti che mi avevano investito. Avevo perso i vecchi punti di riferimento, ma lentamente stavo tessendo nuovi legami. Senza accorgermene, avevo iniziato a cullarmi nella penombra,  a un passo dal buio che tanto mi aveva fatto paura in passato. Ero circondato da esseri disumani, secolari, con una sapienza molto più ampia della mia,  eppure non potevo fare a meno di vederli come miei simili. Li consideravo molto più vicini di tutta la massa di persone ignare che mi scorreva davanti agli  occhi. Non mi sentivo più un essere umano.

Come Dracula non posso dire che Van Helsing non mi abbia stupito, ma con notevoli differenze!
Iniziamo da ciò che è rimasto pressapoco invariato: il ritmo è buono, la trama è originale, un buon editing.
Ho trovato invece lo stile dell'autrice più aggressivo, una trama più "dura" ma questo non vuol dire che non abbia apprezzato, anzi, questa rappresentazione, ha perfettamente trasmesso ciò che provava Abraham, il dolore, il conflitto, il cambiamento.
Mi ha solo lasciata perplessa, lo spazio temporale che delimita il vecchio Abraham da quello nuovo, ma sono sicura al mille per mille che sia stata una scelta "costruita" dall'autrice volendo stuzzicare la curiosità e la nostra sete di sapere.
Quindi pollice in su per Van Helsing e per Natascia Luchetti!

Perché spesso l’essere umano ha bisogno di una mano tesa per guardarsi dagli altri, sì, ma soprattutto da se stesso.

Buona Lettura!!!

Commenti

Post popolari in questo blog

REVIEW TOUR - RECENSIONE "Jaded" di Robin C.

RECENSIONE "Deviant" di Ellie B. Luin

RECENSIONE - Il narratore di storie, di Rita Nardi