RECENSIONE IN ANTEPRIMA - "Cuori in prigione" di Yamila Abraham

TITOLO: Cuori in prigione
AUTORE: Yamila Abraham
TRADUZIONE: Paolo Costa
EDITORE: Quixote Edizioni
GENERE: Romance m/m
FORMATO: E-book e cartaceo
PREZZO: € 3,79 
DATA DI USCITA: 10 Gennaio 2018
PAGINE: 172
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Condannato a venticinque anni per spaccio di cocaina, e rinchiuso in un carcere federale, Ryan Burgess deve adattarsi alla vita della prigione che per lui inizia con l’isolamento. Il giorno in cui assiste all’omicidio a sangue freddo di uno dei detenuti, per un regolamento di conti tra blocchi, decide che ha bisogno di protezione, anche se questo vuol dire affidarsi a Harrison e diventare la sua puttana.
Harrison è rinchiuso in carcere da ben ventiquattro anni. Il suo traffico di droga, all’interno dell’istituto, prospera grazie a guardie corrotte, scambi di favori e soprattutto grazie alla regola numero uno: in prigione ognuno pensa a se stesso.
Quando Ryan gli chiede protezione, specificando che non sarà la sua cagna, Harrison lo asseconda perché, da quando quel ragazzo così giovane è arrivato, ha capito che forse, dopotutto, anche in prigione si può trovare un angolo di felicità.
E quella felicità è il cuore di Ryan.


Yamila Abraham ha fondato nel 2004 la casa editrice Yaoi Press, pubblicando oltre 50 graphic novel, molte delle quali scritte da lei stessa. 
È una prolifica autrice di romanzi M/M yaoi, yaoi graphic novel, romanzi di fantascienza ed erotici. 
È conosciuta per scene d'amore esplicitamente dettagliate e per le forti dinamiche che caratterizzano le sue storie. Ha scritto due delle serie più vendute da Yaoi Press: Winter Demon e Dark Prince. I suoi ebooks più conosciuti includono Maelstrom, UnPrison, Alien's Bride e la serie dei Vanquished.
Yamila è stata speaker o ospite d'onore in oltre 150 convegni di anime.


Buongiorno Librosi e Chiacchierini,
Ho avuto il piacere di leggere “Cuori in prigione” di Yamala Abraham, libro edito dalla Quixote Edizioni. Una lettura che ho voluto fare fin dal momento in cui ho visto la cover, fatemi aggiungere: perfetta per questa storia che sconvolge, incanta e atterrisce. State pensando che sono emozioni contrastanti? È così, questa storia è diversa da tutto ciò che ho e, forse, che avete mai letto, non risparmia colpi bassi, non è dolce, fa tremare di terrore e porta oltre il limite dell’immaginazione. 

Seguitemi e vi porterò a conoscere, Ray Harrison e Ryan Burgess, i protagonisti.

Ryan Burgess è un ragazzino, nonostante i suoi 24 anni. È viziato, abituato ad avere tutto: soldi, amicizie, la protezione di un buon nome. Studia a Princeton e questo lo fa vivere in una situazione agiata, in cui la noia e il bisogno di apparire gli faranno da passepartout per la prigione di PallVille

Ray Harrison è ciò che tutti temono e ciò che tutti vorrebbero essere, è il leader indiscusso della prigione. Temuto e in egual misura rispettato, mantiene contatti con tutti ma non permette a nessuno di conoscerlo. È un uomo di 48 anni, ha passato metà della sua vita in galera, ed è qui che ha costruito il suo impero; un impero effimero ma che gli ha fornito rispetto e gli permette di incutere terrore a chi si mette sulla sua strada.

Per Ryan convinto di avere diritto a tutto anche alla libertà, grazie alla sua posizione agiata, la condanna a 25 anni di galera è inaccettabile. Vive il processo, il viaggio verso la prigione e l’entrata in questa, come un incubo in una sorta di trance dovuta alla non accettazione.
Il risveglio non sarà dei migliori, i “controlli” per l’ammissione in carcere sono solo un piccolo scoglio rispetto a ciò che lo aspetta. Lui, così piccolo e minuto da sembrare un ragazzino, come può cavarsela in mezzo a quella feccia della società? Lo sconforto è il suo compagno e allo stesso tempo il suo nemico

“Mi si era chiuso lo stomaco, non riuscivo a muovermi 
e sentivo la pelle formicolare. 
Un singhiozzo mi uscì dal petto e, a quel punto, misi la faccia tra le mani e lasciai uscire le lacrime.”

La durezza del carcere lo risveglia immediatamente dal torpore e gli fa capire che l’unico modo per sopravvivere è cedere una parte di sé. Scendere a compromessi che mai avrebbe preso in considerazione, il tutto per uscire vivo da quel luogo. Ha diverse possibilità ma l’unica persona che crede di poter tollerare è Ray Harrison. 

“Potrei accoglierti nella mia squadra, ma sta a te accettare la mia proposta. Un bambino patetico che viene qua, indifeso come un cretino, non è una mia responsabilità. Saresti molto scaltro se accettassi il mio invito, non diventeresti così una spina nel fianco. Ancora una volta, questo sta a te. Non mi piace vedere dei giovani ragazzi attraenti consumati fino alle ossa, nel momento stesso in cui vengono beccati in giro da soli. Ma, come ho già detto, non sei una mia responsabilità. Prendere o lasciare. Hai bisogno di me più di quanto io ne abbia di te.”

Ray è un duro, diretto e senza scrupoli, gli tende una mano ma ciò comporta delle conseguenze; La decisione non è facile e di certo Ray, coi suoi modi, non gliela rende tale.

La vita in galera è completamente diversa da ciò a cui si è abituati, regole dure, persone che non hanno nulla da perdere ma soprattutto cattiveria, la voglia di prevaricare sugli altri. A tutto questo vanno aggiunte le pulsioni sessuali, un lato di non poco conto quando si è per anni a contatto con soli uomini. Se sopravvivere è la prima necessità non farsi spezzare, nel corpo e nell’anima, è la seconda, ma non meno importante.

L’accordo tra i due diventa un rapporto che protegge l’uno ma è necessario all’altro, uno scambio che crea tra i due un sentimento strano, inqualificabile. Bello e devastante ma completamente estraneo per Ryan.  Una bolla di pace nell’inferno che è il carcere. Corruzione, cattiveria, brutalità e tutta una serie di cose che fuori da quel contesto parrebbero assurde, diventano la normale quotidianità. Imparare a capire di chi si possono fidare è il primo passo per continuare a vivere. La vita fuori dal carcere sembra non essere mai esistita, il carcere diventa l’unica dimensione conosciuta e qui un uomo cambia, completamente e inevitabilmente.

Considerazioni

Mi è difficile non dilungarmi e non raccontarvi di più, questo libro è uno di quelli che creeranno due scuole di pensiero: chi lo odierà e chi lo amerà.
Io lo ho amato, è un testo duro, scorretto e non c’è un solo tentativo di addolcirlo. Fatemi aggiungere, per fortuna! 
La storia è ambientata in carcere e non avrebbe potuto esser altro che difficile, il linguaggio usato è rude ma contestualizzato. Non amo le parolacce o le espressioni rudi ma visto l’ambiente non sarebbe stato accettabile un'altra forma espressiva.
I protagonisti sono strutturati magistralmente, sia caratterialmente che fisicamente. Lo stesso vale per i personaggi che fanno da sfondo ma sono parte integrante della storia.
Ryan ha un’evoluzione che lo fa passare dal ragazzino incosciente a uomo che sa ciò che vuole. 
Ray è... non ho un aggettivo che lo descriva sulla carta, è fantastico. 

"…Voglio che tu veda il vero Ray Harrison, 
non una persona di cui avere paura.»"

Esistesse davvero sarebbe l’uomo da non avvicinare mai, ma dopo averlo conosciuto, credo che farebbe soccombere chiunque al suo carisma.

Storia che ha un evoluzione talmente naturale che ogni situazione arriva dopo esser stata maturata, voluta e desiderata. 
I momenti di dolcezza non mancano, sono speciali in verità. 
Le scene sessuali sono esplosive, dettagliate e crude, anche qui il linguaggio e le descrizioni vanno di pari passo, dirette e brutali; questo in realtà le rende torride e sensuali.
Il pov, in prima persona, è quello di Ryan, è lui che racconta cosa vive e come lo vive: timori, pensieri, paure e riflessioni. Le sue emozioni giungono al lettore. La simbiosi che si crea forma un buco allo stomaco, le sue decisioni e ciò che prova, riescono ad attraversare il confine tra le parole scritte e la mente di chi legge, in una connessione che porta a perdersi nella trama e immedesimarsi.
Il file in mio possesso non è definitivo ma posso affermare che la traduzione e l’editing sono stati fatti al meglio, complimenti allo staff della Quixote!
I miei complimenti vivissimi vanno all’autrice, Yamila Abraham, che si è rivelata davvero brava. 
Il mio giudizio è un 5, voto pieno, perché oltre ad avermi emozionata, nulla è stato lasciato al caso.

Vi rubo ancora qualche minuto, vi ho parlato di una storia tra due uomini, uno ha 24 anni e l’altro 48, vi ho detto che si trovano in carcere e qui il gergo è rude, i rapporti di coppia hanno dinamiche che non accetterei in altri contesti, c’è un uso di sostanze stupefacenti che va oltre l’immaginabile. Tutto ciò va detto (cosa che la Ce ha avuto l’accortezza di fare con noi, e per questo la ringrazio), perché non è un libro da prendere a cuor leggero, richiede un’apertura mentale e una voglia di capire la storia che va oltre la semplice lettura. 

Lo consiglio a chi è pronto ad affrontare una storia particolare, una lettura che sconvolge e regala emozioni forti ma devastanti.

Buona lettura!
Monica S.





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