RECENSIONE IN ANTEPRIMA "Love Forever" di Jay Crownover
Titolo: Love Forever
Autore: Jay Crownover
Formato: Ebook / Cartaceo
Prezzo: 5.99 / 10.00
Genere: Contemporary romance
Editore: Newton Compton Editori
Data pubblicazione: 23 Novembre 2017
Pagine: 256
Serie: The Welcome Serie Vol. 3
Bentrovati Lettori e Lettrici oggi vi parlo del terzo volume della Welcome serie: "Love forever" di Jay Crownover edito Newton Compton Editori, ecco a voi Titus!!
Avere un obiettivo comune è comunque un inizio, dovevano incastrare quel criminale, e per farlo devono fargli credere che tra loro ci fosse amore, passione e attrazione, e attirarlo nella loro trappola portandolo allo scoperto!
“Era un posto così malvagio, così oscuro, così pervaso dalla malavita e dalla violenza che non aveva nemmeno un nome… Noi lo chiamavamo semplicemente The Point. Era il punto di arrivo, il punto di rottura, il punto di non ritorno… Era un luogo in cui solo i più forti sopravvivevano e tutti gli altri erano destinati a morire provandoci.”
Autore: Jay Crownover
Formato: Ebook / Cartaceo
Prezzo: 5.99 / 10.00
Genere: Contemporary romance
Editore: Newton Compton Editori
Data pubblicazione: 23 Novembre 2017
Pagine: 256
Serie: The Welcome Serie Vol. 3
Dall'autrice del bestseller Oltre le regole
Welcome Series
Titus King è un uomo che ha sempre visto il mondo in bianco e nero. Giusto o sbagliato, niente mezze misure. E questo è uno dei motivi per cui, da adolescente, ha lasciato la famiglia per cercare di costruirsi una vita migliore, da solo. Adesso che è diventato un investigatore di polizia in una delle città con il più alto tasso di criminalità del Paese, non può negare che la sua esistenza abbia assunto notevoli sfumature di grigio. In giro c’è un criminale che si è lasciato alle spalle una lunga scia di distruzione e morte, e la differenza tra giusto e sbagliato, quando Titus pensa a lui, si fa sempre più labile. Come se non bastasse, a minare il suo ferreo senso della moralità c’è anche la bellissima e misteriosa Reeve Black, tornata di recente in città. Reeve rappresenta un pericolo ma anche ciò di cui lui ha davvero bisogno: insieme si troveranno nel fuoco incrociato di una guerra sotterranea e letale. La posta in gioco è la redenzione...
Da un’autrice bestseller in USA e in Italia
La storia di due anime coraggiose che combattono in nome dell’amore
Jay Crownover
Vive in Colorado. Ama i tatuaggi e l’arte di modificare il corpo e cerca di fare in modo che la sua scrittura sia permeata da tutto ciò che vede. Le piace leggere, soprattutto storie che la coinvolgano e appassionino; naturalmente, se c’è un bad boy bello e tatuato è sempre meglio. La Newton Compton ha pubblicato la Tattoo Series (Oltre le regole, Oltre noi l’infinito, Oltre l’amore, Oltre i segreti, Oltre il destino e Oltre le leggi dell’attrazione). Love forever è il terzo romanzo della Welcome Series, dopo Bad Love e Big Love.
Bentrovati Lettori e Lettrici oggi vi parlo del terzo volume della Welcome serie: "Love forever" di Jay Crownover edito Newton Compton Editori, ecco a voi Titus!!
Titus King: trentenne, poliziotto, anzi Detective, e esserlo a The Point non era certo una faccenda semplice da gestire. Lui aveva fatto delle scelte, aveva deciso che avrebbe vissuto la sua vita secondo le regole della legge.
È incorruttibile, fermo e forte, non si fa spezzare da nulla e anche se è circondato da morte, violenza e criminali, crede in una possibilità per il futuro, deve crederci, non ha altra scelta che farsi forza con questa speranza.
Prologo
Titus
“Ci tenevo ancora. Non importava quanto quella città continuasse a darmi calci nelle palle, non importava quante volte dovessi scegliere tra la mia famiglia e ciò che era giusto fare, non importava quante volte mi ricordavano che vivevo in un posto privo di luce e moralità… Ci tenevo ancora. Nutrivo delle speranze. Continuavo a desiderare di essere una forza al servizio della giustizia e di quel poco di bene che si poteva ancora trovare nelle crepe e nell’oscurità. Ed ero capace di amare. Il mio cuore era protetto da un mostro che viveva nel profondo dentro di me, ma la bestia l’aveva tenuto al sicuro mentre tiravo avanti in quel posto orribile. Amavo mio fratello, anche se era un bastardo dall’animo criminale. Amavo il mio lavoro e la piccola cerchia di amici che fin troppo spesso finiva dall’altro lato della legge rispetto al mio. Amavo mia madre, anche se era un’ubriacona che non aveva mai dato alcun segno di voler smettere…e amavo la mia ragazza.”
Ama così tanto quella speranza, che lotta anche contro i sentimenti per portare a termine i suoi compiti.
Si trova ad aver a che fare con una mente criminale misteriosa, che semina da tempo morte e distruzione, che si nasconde e non molla davanti a nulla.
Come se non bastassero questi guai al lavoro, un giorno nel suo ufficio irrompe Reeve Black, una donna bellissima, capelli lunghi castani, gambe lunghissime, impossibile che passasse inosservata!
Non è assolutamente felice di vederla, lei aveva tradito Dovie, la ragazza di suo fratello facendo rischiare la vita a chi era più caro a Titus, e ora era scappata dai federali che l’avevano messa sotto protezione come testimone, insomma un gran casino!
Eppure è Reeve la chiave per venire a capo del groviglio di morte che sta colpendo The Point.
Reeve vuole fare la cosa giusta, cerca la sua possibilità, ma non può più rimanere nascosta, ha bisogno di agire in prima persona, per questo si rivolge a Titus.
Reeve
“Avrei dovuto essere una ragazza che non conosceva il sapore della morte e della vendetta, anche se le ribollivano nel sangue. La nuova me avrebbe dovuto essere al sicuro, protetta e lontana dal crimine e dall’immoralità che rappresentavano la linfa vitale di The Point, una persona incapace di sopravvivere per cinque minuti in quel posto terribile. Peccato che la nuova me non mi si addicesse e, a dirla tutta, non ero mai stata una grande fan della maschera di fragilità e delicatezza di quella ragazza. Solo i deboli si nascondevano, e nel profondo sapevo che non sarei rimasta lontana dal pericolo a lungo. Avevo ospitato fin troppi demoni e stretto troppi patti con il male lungo il mio cammino per poter pensare di cavarmela andandomene da The Point senza pagare lo scotto insanguinato dei miei misfatti.”
Reeve ha sempre avuto una cotta per Titus, dalla prima volta che lo ha visto lei lo ha ammirato, lo avrebbe voluto con tutte le sue forze nella sua vita, lui invece, beh, lui sapeva che sebbene fosse bella, anzi bellissima, lei non era giusta per lui.
Titus
“«Hai ragione, ho bisogno di te, Reeve». E che Dio ce ne scampi. Lei ridacchiò senza traccia di divertimento. «Non sai da quanto tempo desiderassi sentirti dire queste parole, Titus King». Non avevo idea di cosa volesse dire, ma ebbi la spiacevole sensazione di capire cosa implicasse per me farsela con il nemico… letteralmente.”
Avere un obiettivo comune è comunque un inizio, dovevano incastrare quel criminale, e per farlo devono fargli credere che tra loro ci fosse amore, passione e attrazione, e attirarlo nella loro trappola portandolo allo scoperto!
Reeve
“«Cosa stai suggerendo, detective?» «Non sto suggerendo niente. Ti sto dicendo che sei all’improvviso incondizionatamente innamorata di me. Sei ossessionata e in procinto di imbarcarti in una banale storia d’amore appassionata, inspiegabile e fuori controllo. Sbatteremo la nostra relazione in faccia alla gente in modo così plateale che rimarranno tutti senza parole».”
Se il piano sembra facile e poco impegnativo, quando di mezzo ci si mettono i sentimenti è necessario capire fino a che punto sono pedine sacrificabili l’uno per l’altra, fino a che punto sono disposti ad arrivare, perché la resa dei conti è vicina, e il loro nemico non guarda certo in faccia a nessuno.
Titus
“«Se avesse voluto la città ai suoi piedi, ce l’avrebbe messa da sola. Per questo non l’hai mai meritata, coglione. Non hai mai capito che potrebbe farti mangiare la polvere con la sua rabbia e la sua sete di vendetta. Solo che è stata abbastanza intelligente da capire che la vita aveva di più da offrirle. E quel più sono io. Sei stato solo un mezzo per raggiungere uno scopo». Avrei dovuto chiudere il becco perché le mie parole cocenti lo istigarono a infilarmi la canna della pistola in bocca e il metallo tintinnò come un monito sui miei denti. Mi guardò freddamente, con la vittoria e la pazzia che gli brillavano negli occhi cupi, e vidi il suo dito contrarsi sul grilletto. Era tempo di chiudere la questione. Il mondo esplose… BANG!”
Il terzo capitolo si apre con il botto care mie, e ci si trova obbligate a scorrere velocemente la lettura per capire cosa diamine sia successo, Jay sei un genio!
Questo libro è diverso dai precedenti, è più maturo, più consapevole e anche più provocante.
Titus forse non è un bad boy, ma semplicemente perché è riuscito a domare o a mettere a tacere la bestia che abita da sempre nelle sue viscere.
Reeve è una donna, ha vissuto accecata dalla rabbia, e incapace di elaborare un lutto si è fatta prendere dalla vendetta, ed è rimasta intrappolata nel senso di colpa. Non è una brava ragazza, è nata e cresciuta a The Point e ha imparato a sopravvivere, sta solo cercando di fare la cosa giusta.
Il loro è un incontro di sopravvissuti, due reduci di guerra, seppur di fazioni opposte che si trovano a dove sconfiggere un nemico comune. Ma quando sai che rischi di avere davvero poco tempo, perché tutti i tuoi cari rischiano, inizi ad apprezzare il "questo e ora" che è tutto quello che puoi avere dall’altro.
Anche qui devo avvisare il lettore che il linguaggio, sempre colloquiale e scorrevole, sfocia in scurrile e sconcio, e che sono presenti scene macabre e violente, ma dovrebbe esservi chiaro che siamo a The Point, e The Point è anche questo.
Non so se sarà l’ultimo capitolo di questa serie, ma se pensate che esista un modo anche assurdo e incomprensibile per far nascere un fiore nella melma, per far crescere l’amore nell’odio, per far convivere le due parti di noi che sono bene e male, per usare l’intelligenza nel salvare e per apprezzare infinitamente quel poco che ci viene concesso, be' credo che dobbiate assolutamente fare una capatina a The Point!
“Era un posto così malvagio, così oscuro, così pervaso dalla malavita e dalla violenza che non aveva nemmeno un nome… Noi lo chiamavamo semplicemente The Point. Era il punto di arrivo, il punto di rottura, il punto di non ritorno… Era un luogo in cui solo i più forti sopravvivevano e tutti gli altri erano destinati a morire provandoci.”
Buona lettura!
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