PRESENTAZIONE IN ANTEPRIMA "Touch. Il sospetto sulla pelle" di J.S. Clarke

TITOLO: Touch. Il sospetto sulla pelle
AUTORE: J.S. Clarke
PAGINE: 209
PREZZO: 0.99e o gratis per gli abbonati KU
FORMATO: digitale attualmente in pre-order, disponibile dal 13 Luglio.
Prossimamente anche in formato cartaceo.
GENERE: romantic suspense



Troppo coinvolta.
Con quelle semplici parole la giovane detective Harper Jones viene sollevata dal caso Taylor. Incapace di rassegnarsi alla scomparsa dell'amica e insospettita dalle indagini sommarie e inconcludenti condotte dal suo distretto, decide di ignorare l'ordine dei superiori proseguendo le ricerche da sola. È disposta a tutto pur di scoprire la verità, anche a spingersi sull'orlo del baratro, in una spirale di torbidi segreti che coinvolgono le persone a lei più vicine e minacciano di distruggere ogni sua certezza. Giunta a quel punto, infatti, la detective non può più ignorare la doppia vita della sua dolce amica, che ogni notte diventa Ivy, una delle dee del Poison, il locale notturno più rinomato della contea, attorno al quale gravita la malavita californiana gestita da Gustavo Esposito.
Certa che quel luogo di perdizione abbia a che fare con la sparizione di Melanie, Harper tenterà l'impossibile per salvarla, nonostante l'ambiguo e affascinante Julian, erede dell'impero degli Esposito, sia deciso a non renderle le cose facili.
Invischiata in una rete di seduzione e pericoli nel cuore del Poison, Harper dovrà tenere bene a mente un'unica regola: sospettare di chiunque.
Il romanzo è autoconclusivo.



J.S. Clarke è nata a Kern County, in California. Per seguire la carriera militare del padre la sua famiglia si è trasferita diverse volte, spostandosi in Germania, Belgio e Gran Bretagna, per stabilirsi infine in Italia dove vive da molti anni.
Amante degli animali, vegetariana e grande lettrice.
Trova impossibile passare davanti alla vetrina di una libreria e non entrare... oltre che uscirne a mani vuote.


[…] Bloccai a stento il suo assalto, ma quell'uomo era troppo rapido e imprevedibile. Riuscì ad afferrarmi un braccio e mi trascinò fuori dal salotto, oltre il corridoio. Mantenni a stento il suo passo; le lunghe gambe avanzavano a falcate decise, incuranti dei miei tacchi che incespicavano sulla passerella di legno per attraversare il falso giardino. Anziché imboccare il corridoio principale dal quale ero arrivata, Esposito mi condusse con forza dalla parte opposta, fino a un'uscita di emergenza, digitò il codice di sicurezza poi la spalancò. Una folata di aria tiepida ci raggiunse. Mescolato all'odore della città, familiare e confortante, avvertii un aroma intenso e avvolgente di sandalo e lavanda: il profumo di Julian Esposito, l'uomo che aveva il movente più plausibile per togliere di mezzo Melanie. Guardai le dita che stringeva attorno al mio braccio, salde abbastanza da tenermi prigioniera, ma non da lasciarmi lividi evidenti. Lunghe, affusolate, dai polpastrelli ruvidi, come avesse lavorato per davvero prima di diventare il futuro Al Capone di Sacramento.
«Glielo ripeterò un'ultima volta, detective.» ringhiò avvicinandosi al mio viso «Non si faccia più vedere da queste parti o non garantirò per la sua sicurezza.»
Una ciocca di capelli neri e lucidi gli scivolò leggera sulla fronte, a dispetto della sua espressione feroce. Mi allontanò da lui con uno strattone, spingendomi verso l'esterno.
«Non dimentichi questa, detective.» con arroganza gettò ai miei piedi la borsetta che avevo lasciato nel salotto, proprio accanto al bicchiere pieno di gin.
«Non finisce qui, Esposito.» sibilai.
La sua bocca si incurvò in un sorriso seducente e terrificante allo stesso
tempo.
«Spero abbia trascorso una piacevole serata al Poison, detective Jones, e
non si preoccupi per il conto: offre la casa.»

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