RECENSIONE "Uomini del re" di Elisabeth Kingston

Titolo: Uomini del re
Autore: Elizabeth Kingston
Editore: Quixote Edizioni
Genere: Romance storico
Prezzo ebook: 4,99 €
Data pubblicazione: 29 Giugno 2018
Pagine: 321
Serie: Welsh Blades #1
ORDER

La fama di Ranulf Ombrier per la sua abilità con la spada è pari solo alla sua notorietà come assassino prediletto di re Edward I. Le sue azioni gli hanno fatto guadagnare terre, un titolo e una pessima reputazione. Ma inizia a temere per la sua anima e segue la sua coscienza fino alle terre selvagge del Galles.
Gwenllian di Ruardean, da fanciulla, è stata maritata per procura, solo per ritrovarsi vedova prima ancora di incontrare il suo sposo. Ha evitato di fare la vita di una dama, studiando invece le arti della guerra, del combattimento e della guarigione, arte quest’ultima che usa per curare le ferite di Ranulf. Salvare la vita del suo nemico, però, ha delle conseguenze e, ben presto, Gwenllian e Ranulf si ritrovano coinvolti in pericolosi intrighi, scoprendo anche un sorprendente e intenso desiderio reciproco.
Ma nemmeno l'amore conquistato a fatica può prosperare, quando la lealtà è divisa e venti di ribellione spazzano la terra


Cari lettori, vi parlo di Uomini del re, romanzo edito da Quixote Edizioni, scritto da Elizabeth Kingstone, primo volume autoconclusivo della serie Welsh Blade.
Siamo in Galles, alla fine del 1200. Ranulf Ombrier, temuto da tutti, è ferito e delirante. Una donna misteriosa si prende cura di lui e lo salva. Per Ranulf la donna è una visione, un angelo, forse della morte.

“Qualunque cosa fosse era qualcosa di santo, qualcosa inviato a cercare i lacerti di anima rimasti dentro di lui. Lo seppe con un singolo sguardo, e rendersene conto lo bruciò come se avesse carboni ardenti sulla sua pelle.”

Scoprirà presto che quella donna non è una qualsiasi dama, ma è Gwenllian di Ruardean, una giovane fanciulla cresciuta per essere superiore agli uomini in abilità con la spada e ingegno. Tra i due si instaura un rapporto insolito, Rranulf è affascinato dalla diversità di Gwenllian, ma allo stesso tempo ne è ripugnato. Lei non può essere indifferente alla sua bellezza ma sa che è un uomo crudele e di cui non ci si può fidare.

“Era sempre stato così: tieni fede alle tue intenzioni, non cedere mai l’autorità, e la tua parola non verrà messa in discussione; fissa abbastanza a lungo un uomo con aria di sfida, e lui arretrerà, distoglierà lo sguardo. A meno che l'uomo non fosse Ranulf Ombrier, signore di Morency.”

Senza volerlo i due protagonisti finiscono per essere pedine nelle trame del re.  Ma molto vicino a loro serpeggiano il seme della discordia e focolai di ribellione che rischiano seriamente di danneggiarli.
Tra avventure, intrighi di palazzo e una passione inaspettata, si sviluppa una storia davvero avvincente.

“Ora lo sbalordiva di aver mai pensato che fosse una messaggera celeste, febbre o non febbre. Nessun angelo di Dio poteva indurre una tale lussuria.”

La cosa che ho apprezzato di più è stata la caratterizzazione dei personaggi principali e il loro rapporto. Gwenllian è una donna davvero insolita, abile nelle arti della guarigione e della guerra, di aspetto non troppo gradevole (cosa del tutto originale). Se da un lato va fiera di se stessa, dall’altro la vicinanza di Ranulf e i sentimenti che le suscita cominciano a farla sentire inadeguata.

“Si allontanò, agitata e di malumore, sentendosi all'improvviso sgraziata e goffa. Era facile, stando fra i suoi uomini che accettavano quello che lei era, dimenticare che era innaturale. Che al di fuori della sua piccola compagnia, lei era soltanto peccato e vergogna. Una donna come lei. Niente affatto una donna, eppure nemmeno un uomo.”

Lui è tormentato dai demoni del passato, corroso dentro dalla colpa e dal rimorso. È veramente la bestia di cui tutti hanno paura?

“«È il mio destino dispiacere a Dio.» Senti il calore della carne sotto le sue mani, guardò il salire e scendere del petto quando lui respirava. «E quindi desiderate la mia lama nel cuore?» Le dita di lui giocavano con l'orlo del suo velo bianco, come un bambino in cerca di conforto. «Siete già come una lama nel mio cuore, Gwenllian. Ne morirei volentieri.»”

Una trama intrigante con protagonisti davvero peculiari e approfonditi. Anche i personaggi secondari sono ben descritti e con un proprio ruolo.
Mi aspettavo un po' più di storia di fondo. L’aspetto della ribellione è passato un po' in secondo piano, quando secondo me poteva essere cruciale. Ha avuto la sua importanza in un momento decisivo vicino alla fine, però mi aspettavo qualcosa di più, delle conseguenze, qualcosa la cui assenza mi ha lasciata un po' insoddisfatta.
Un complimento all’autrice e alla traduttrice per il linguaggio e il registro scelto, perfettamente coerenti con il periodo storico. Inoltre la terza persona è un punto di vista narrativo azzeccatissimo per questo tipo di romanzo.
Davvero un bel libro che consiglio agli amanti del genere e non.

Buona lettura.

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